
Il blog, nato dall’idea di tre studenti universitari, in poco più di due anni ha avuto oltre 65 mila contatti. Da circa un mese, ed è questa la novità, oltre alla ventina di autori detenuti nella sezione maschile “Prometeo” che accoglie persone sieropositive, ha aperto dalla data simbolica dell’8 marzo, una nuova “finestra sul mondo” virtuale per le donne chiamata “Femminile”, sono infatti 5 le detenute che hanno iniziato a scrivere.
Per motivi di sicurezza, l’uso di internet in carcere è vietato, il progetto funziona grazie a degli intermediari che ogni settimana vanno in sezione per ritirare i messaggi cartacei scritti dai detenuti e per consegnare loro quelli lasciati sul sito ogni settimana dai visitatori e che vengono stampati. I messaggi possono essere così controllati dall’amministrazione carceraria secondo le norme in vigore e vengono poi copiati e pubblicati sul sito.
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