Archivio mensile:aprile 2008

Paul Pitsker

Le pitture watercolor di Paul Pitsker, sono riflessioni meditate sulla mortalità, sulla fragilità e sul desiderio. Sono gli insetti e gli uccelli i principali elementi dei suoi lavori. Il significato profondo delle sue opere sta nel contrapporre il nostro vivere quotidiano, al loro vivere continuamente momenti, drammi esistenziali, che si traducono con la morte.
Queste immagini mirano a rivelare la bellezza nascosta ed il potenziale umore e pathos che esiste nel mondo microcosmico vissuto da questi insetti, che purtroppo viene facilmente trascurato e a volte involontariamente anche “schiacciato”.

Paul Pitsker

Le pitture watercolor di Paul Pitsker, sono riflessioni meditate sulla mortalità, sulla fragilità e sul desiderio. Sono gli insetti e gli uccelli i principali elementi dei suoi lavori. Il significato profondo delle sue opere sta nel contrapporre il nostro vivere quotidiano, al loro vivere continuamente momenti, drammi esistenziali, che si traducono con la morte.
Queste immagini mirano a rivelare la bellezza nascosta ed il potenziale umore e pathos che esiste nel mondo microcosmico vissuto da questi insetti, che purtroppo viene facilmente trascurato e a volte involontariamente anche “schiacciato”.

Paul Pitsker

Le pitture watercolor di Paul Pitsker, sono riflessioni meditate sulla mortalità, sulla fragilità e sul desiderio. Sono gli insetti e gli uccelli i principali elementi dei suoi lavori. Il significato profondo delle sue opere sta nel contrapporre il nostro vivere quotidiano, al loro vivere continuamente momenti, drammi esistenziali, che si traducono con la morte.
Queste immagini mirano a rivelare la bellezza nascosta ed il potenziale umore e pathos che esiste nel mondo microcosmico vissuto da questi insetti, che purtroppo viene facilmente trascurato e a volte involontariamente anche “schiacciato”.

Playlist.com

Playlist.com è una community che permette di scovare gli Mp3 di artisti preferiti direttamente all’interno dei tanti siti web sparsi per il globo. Il principio è interessante, perché garantisce buona visibilità anche a progetti musicali poco conosciuti. La community offre comunque buoni strumenti di interazione, come la creazione e la condivisione di playlist.

Playlist.com

Playlist.com è una community che permette di scovare gli Mp3 di artisti preferiti direttamente all’interno dei tanti siti web sparsi per il globo. Il principio è interessante, perché garantisce buona visibilità anche a progetti musicali poco conosciuti. La community offre comunque buoni strumenti di interazione, come la creazione e la condivisione di playlist.

Playlist.com

Playlist.com è una community che permette di scovare gli Mp3 di artisti preferiti direttamente all’interno dei tanti siti web sparsi per il globo. Il principio è interessante, perché garantisce buona visibilità anche a progetti musicali poco conosciuti. La community offre comunque buoni strumenti di interazione, come la creazione e la condivisione di playlist.

Playlist.com

Playlist.com è una community che permette di scovare gli Mp3 di artisti preferiti direttamente all’interno dei tanti siti web sparsi per il globo. Il principio è interessante, perché garantisce buona visibilità anche a progetti musicali poco conosciuti. La community offre comunque buoni strumenti di interazione, come la creazione e la condivisione di playlist.

La storia del Budda #2 – La trasmissione dell’insegnamento

(Prima parte). Shakyamuni aveva predicato la Legge senza lasciare testimonianze scritte. Il problema che si presentò alla sua morte fu quindi quello della definizione e trasmissione dell’insegnamento, e a tale scopo tutti i discepoli si riunirono in vari concili. Il primo concilio si tenne intorno all’anno 480 a.C., subito dopo la morte di Shakyamuni, presso la Grotta delle Sette Foglie a Rajagaha, allo scopo di riordinare le testimonianze delle sue predicazioni e poter così preservare la Legge. Durante questo primo Concilio i sutra furono recitati in gruppo affinché ognuno potesse memorizzarli e stabilire quando tutti fossero d’accordo sulla versione definitiva. Nel 386 o 376 a.C. circa si tenne il secondo concilio a Vaisali, città in cui i monaci avevano da tempo adottato delle pratiche discutibili: questi monaci furono messi a confronto con altri provenienti da tutta l’India e alla fine venne deciso da tutti i presenti un codice di comportamento. Il terzo concilio fu organizzato a Pataliputra nel 350 a.C. per discutere alcune tesi di un monaco (Mahadeva), giudicate scorrette. L’assemblea si pronunciò a favore del monaco e prese atto dell’avvenuta scissione tra gli anziani (thera) e il grande gruppo (mahasamghika). La posizione di Mahadeva, senza entrare nel merito delle questioni, dava maggior risalto ai laici e, da queste premesse, si svilupperà poi la corrente mahayana.
Il quarto concilio fu convocato da Ashoka il Grande nel 250 a.C., perché era preoccupato dall’approfondirsi degli scismi in seno alla comunità. Ashoka, conosciuto nei primi anni di regno per la sua crudeltà, fu, nel suo tempo, un re di straordinaria importanza perché, dopo essersi convertito al Buddismo, adottò una serie di misure di governo fondate sui princìpi buddisti. Proibì di uccidere e sacrificare animali, costruì ospedali sia per gli umani che per gli animali, fece piantare alberi, costruire pozzi, produrre erbe medicinali, ordinò la scarcerazione dei prigionieri. Le sue volontà venivano incise in editti rupestri, molti dei quali sono rimasti fino ai nostri giorni. Sotto il suo governo il regno mantenne la pace per trentasette anni.
Nel quarto concilio si cercò di frenare le tendenze scismatiche che cominciavano a differenziare l’insegnamento e che un paio di secoli più tardi daranno origine a due scuole fondamentali: la scuola del cosiddetto piccolo veicolo o Hinayana e quella del grande veicolo o mahayana. (continua) [
via]

La storia del Budda #2 – La trasmissione dell’insegnamento

(Prima parte). Shakyamuni aveva predicato la Legge senza lasciare testimonianze scritte. Il problema che si presentò alla sua morte fu quindi quello della definizione e trasmissione dell’insegnamento, e a tale scopo tutti i discepoli si riunirono in vari concili. Il primo concilio si tenne intorno all’anno 480 a.C., subito dopo la morte di Shakyamuni, presso la Grotta delle Sette Foglie a Rajagaha, allo scopo di riordinare le testimonianze delle sue predicazioni e poter così preservare la Legge. Durante questo primo Concilio i sutra furono recitati in gruppo affinché ognuno potesse memorizzarli e stabilire quando tutti fossero d’accordo sulla versione definitiva. Nel 386 o 376 a.C. circa si tenne il secondo concilio a Vaisali, città in cui i monaci avevano da tempo adottato delle pratiche discutibili: questi monaci furono messi a confronto con altri provenienti da tutta l’India e alla fine venne deciso da tutti i presenti un codice di comportamento. Il terzo concilio fu organizzato a Pataliputra nel 350 a.C. per discutere alcune tesi di un monaco (Mahadeva), giudicate scorrette. L’assemblea si pronunciò a favore del monaco e prese atto dell’avvenuta scissione tra gli anziani (thera) e il grande gruppo (mahasamghika). La posizione di Mahadeva, senza entrare nel merito delle questioni, dava maggior risalto ai laici e, da queste premesse, si svilupperà poi la corrente mahayana.
Il quarto concilio fu convocato da Ashoka il Grande nel 250 a.C., perché era preoccupato dall’approfondirsi degli scismi in seno alla comunità. Ashoka, conosciuto nei primi anni di regno per la sua crudeltà, fu, nel suo tempo, un re di straordinaria importanza perché, dopo essersi convertito al Buddismo, adottò una serie di misure di governo fondate sui princìpi buddisti. Proibì di uccidere e sacrificare animali, costruì ospedali sia per gli umani che per gli animali, fece piantare alberi, costruire pozzi, produrre erbe medicinali, ordinò la scarcerazione dei prigionieri. Le sue volontà venivano incise in editti rupestri, molti dei quali sono rimasti fino ai nostri giorni. Sotto il suo governo il regno mantenne la pace per trentasette anni.
Nel quarto concilio si cercò di frenare le tendenze scismatiche che cominciavano a differenziare l’insegnamento e che un paio di secoli più tardi daranno origine a due scuole fondamentali: la scuola del cosiddetto piccolo veicolo o Hinayana e quella del grande veicolo o mahayana. (continua) [
via]

La storia del Budda #2 – La trasmissione dell’insegnamento

(Prima parte). Shakyamuni aveva predicato la Legge senza lasciare testimonianze scritte. Il problema che si presentò alla sua morte fu quindi quello della definizione e trasmissione dell’insegnamento, e a tale scopo tutti i discepoli si riunirono in vari concili. Il primo concilio si tenne intorno all’anno 480 a.C., subito dopo la morte di Shakyamuni, presso la Grotta delle Sette Foglie a Rajagaha, allo scopo di riordinare le testimonianze delle sue predicazioni e poter così preservare la Legge. Durante questo primo Concilio i sutra furono recitati in gruppo affinché ognuno potesse memorizzarli e stabilire quando tutti fossero d’accordo sulla versione definitiva. Nel 386 o 376 a.C. circa si tenne il secondo concilio a Vaisali, città in cui i monaci avevano da tempo adottato delle pratiche discutibili: questi monaci furono messi a confronto con altri provenienti da tutta l’India e alla fine venne deciso da tutti i presenti un codice di comportamento. Il terzo concilio fu organizzato a Pataliputra nel 350 a.C. per discutere alcune tesi di un monaco (Mahadeva), giudicate scorrette. L’assemblea si pronunciò a favore del monaco e prese atto dell’avvenuta scissione tra gli anziani (thera) e il grande gruppo (mahasamghika). La posizione di Mahadeva, senza entrare nel merito delle questioni, dava maggior risalto ai laici e, da queste premesse, si svilupperà poi la corrente mahayana.
Il quarto concilio fu convocato da Ashoka il Grande nel 250 a.C., perché era preoccupato dall’approfondirsi degli scismi in seno alla comunità. Ashoka, conosciuto nei primi anni di regno per la sua crudeltà, fu, nel suo tempo, un re di straordinaria importanza perché, dopo essersi convertito al Buddismo, adottò una serie di misure di governo fondate sui princìpi buddisti. Proibì di uccidere e sacrificare animali, costruì ospedali sia per gli umani che per gli animali, fece piantare alberi, costruire pozzi, produrre erbe medicinali, ordinò la scarcerazione dei prigionieri. Le sue volontà venivano incise in editti rupestri, molti dei quali sono rimasti fino ai nostri giorni. Sotto il suo governo il regno mantenne la pace per trentasette anni.
Nel quarto concilio si cercò di frenare le tendenze scismatiche che cominciavano a differenziare l’insegnamento e che un paio di secoli più tardi daranno origine a due scuole fondamentali: la scuola del cosiddetto piccolo veicolo o Hinayana e quella del grande veicolo o mahayana. (continua) [
via]

La storia del Budda #2 – La trasmissione dell’insegnamento

(Prima parte). Shakyamuni aveva predicato la Legge senza lasciare testimonianze scritte. Il problema che si presentò alla sua morte fu quindi quello della definizione e trasmissione dell’insegnamento, e a tale scopo tutti i discepoli si riunirono in vari concili. Il primo concilio si tenne intorno all’anno 480 a.C., subito dopo la morte di Shakyamuni, presso la Grotta delle Sette Foglie a Rajagaha, allo scopo di riordinare le testimonianze delle sue predicazioni e poter così preservare la Legge. Durante questo primo Concilio i sutra furono recitati in gruppo affinché ognuno potesse memorizzarli e stabilire quando tutti fossero d’accordo sulla versione definitiva. Nel 386 o 376 a.C. circa si tenne il secondo concilio a Vaisali, città in cui i monaci avevano da tempo adottato delle pratiche discutibili: questi monaci furono messi a confronto con altri provenienti da tutta l’India e alla fine venne deciso da tutti i presenti un codice di comportamento. Il terzo concilio fu organizzato a Pataliputra nel 350 a.C. per discutere alcune tesi di un monaco (Mahadeva), giudicate scorrette. L’assemblea si pronunciò a favore del monaco e prese atto dell’avvenuta scissione tra gli anziani (thera) e il grande gruppo (mahasamghika). La posizione di Mahadeva, senza entrare nel merito delle questioni, dava maggior risalto ai laici e, da queste premesse, si svilupperà poi la corrente mahayana.
Il quarto concilio fu convocato da Ashoka il Grande nel 250 a.C., perché era preoccupato dall’approfondirsi degli scismi in seno alla comunità. Ashoka, conosciuto nei primi anni di regno per la sua crudeltà, fu, nel suo tempo, un re di straordinaria importanza perché, dopo essersi convertito al Buddismo, adottò una serie di misure di governo fondate sui princìpi buddisti. Proibì di uccidere e sacrificare animali, costruì ospedali sia per gli umani che per gli animali, fece piantare alberi, costruire pozzi, produrre erbe medicinali, ordinò la scarcerazione dei prigionieri. Le sue volontà venivano incise in editti rupestri, molti dei quali sono rimasti fino ai nostri giorni. Sotto il suo governo il regno mantenne la pace per trentasette anni.
Nel quarto concilio si cercò di frenare le tendenze scismatiche che cominciavano a differenziare l’insegnamento e che un paio di secoli più tardi daranno origine a due scuole fondamentali: la scuola del cosiddetto piccolo veicolo o Hinayana e quella del grande veicolo o mahayana. (continua) [
via]

Bosse Blomqvist

Bosse Blomqvist (Svezia)

Bosse Blomqvist

Bosse Blomqvist (Svezia)

Bosse Blomqvist

Bosse Blomqvist (Svezia)

Bosse Blomqvist

Bosse Blomqvist (Svezia)